STONE

STONE è una libera interpretazione teatrale di ‘ Stone Butch Blues ‘ romanzo del 1993 di Leslie Feinberg (1949 -2014) scrittrice, giornalista e attivista statunitense.

Lo spettacolo è un viaggio nomadico a volte durissimo e crudo di Jess Goldberg una butch (donna mascolina o lesbica mascolina orgogliosa di esser tale) che vive i suoi tormenti e dubbi a cavallo degli ’60 e ’80, in una società omofoba, razzista e repressiva. Jess è anche stone cioè di pietra che la distingue da altri tipi di butch. Abita una realtà nella quale non si sente di appartenere né di  aderire poiché incarna una dimensione altra, creativa e non codificata, pertanto recluta le sue risorse per costruire e decostruire la sua identità. Il suo cammino la porterà da donna butch a persona transgender fino ad accettarsi per chi è senza rientrare in schemi previsti dalla società.

Regia di Carmen Pellegrinelli drammaturga, regista e attivista lesbica.

In questo testo così corposo ha imbastito temi dell’omotransfobia a temi del razzismo capitalismo e classismo in una lettura più che attuale. I suoi spettacoli esplorano temi legati alle questioni di genere LGBTQIA+, all’antifascismo, all’ecologia, alla multiculturalità e ai diritti dell’infanzia.

Ha due lauree una al Dams di Bologna e l’altra in psicologia clinica all’Università di Bergamo.

I suoi lavori partecipano a festival internazionale come il ‘ Fringe Festival’ di Edimburgo ottenendo riconoscimenti di pregio. E molto altro ancora.

Oggi affianca l’attività teatrale con la ricerca accademica. Ha ottenuto un dottorato di Multidisciplinarità in Scienze Sociali all’ Università della Lapponia, in Finlandia dove si è occupata di processi creativi collettivi nelle pratiche teatrali.

Laura Mola è un attore di ricerca che collabora con differenti compagnie pur mantenendo una sua indipendenza creativa per il suo spirito anarchico. Si forma nelle scuole teatrali Bergamasche per poi approfondire la sua formazione con Hervè Diasnas con Roy Hart.

Nel 2010 fonda Respirocobalto con Clara Luiselli , uno spazio di ricerca e produzione che mescola in modo sperimentale arte visuale e teatro. In questo spazio mette in scena e scrive nel 2014 il monologo ‘’ Il libraio’’ ispirato a ‘’ Le libraie’’ di Regis De Sa Moreira e nel 2019 ‘’ Parla con loro’’ un secondo monologo liberamente tratto da ‘’ Nuovi ritratti di santi’’ di Antonio Sicari

Nel 2012 inizia lo studio del teatro danza con Cristiana Morganti e Jlie Stanzak ( danzatrici del Wuppertal Tanztheatre di Pina Bausch)

Collabora con la compagnia Luna e Gnac e altre compagnie.

Nel 2018 inizia il percorso di doppiaggio. Insomma è sempre in ricerca.

I commenti sono chiusi.