Coordinamento Lesbiche Romane e Archivia
Presentano
L’emersione
imprevista
Il movimento delle lesbiche in Italia
negli anni ’70 e ’80
di
Elena Biagini
Saranno presenti: Elena Biagini, Liana Borghi, Bianca Pomeranzi, Giovanna Olivieri
L’autrice:
Elena Biagini è stata attivista fin dai primi anni ’90 in molte realtà e collettivi, principalmente in Azione gay e lesbica di Firenze e, negli anni Duemila, in Facciamo Breccia; ha scritto su diverse riviste, giornali e volumi. Oggi insegna lettere in un liceo e porta avanti diverse forme di militanza, ricerca e scrittura.
L’emersione imprevista, ultima delle sue pubblicazioni di ricerca, coniuga la sua passione politica a quella per la storia orale sperimentata durante il dottorato in Studi di Genere all’Università La Sapienza.
L’emersione imprevista che dà titolo al libro è la presa di parola delle lesbiche in Italia, che dagli anni Settanta scelgono di lottare contro il dispositivo repressivo del silenzio e affrontare lo scandalo. Le lesbiche nella storia non esistono, ciascuna deve imporre la propria esistenza, superare la frontiera dell’eterosessualità obbligatoria, vincere la percezione di essere l’unica al mondo a provare un desiderio imprevisto.
Il superamento dell’obbligo sociale e culturale all’eterosessualità, nel nostro paese come altrove, è stato possibile solo attraverso la costruzione di un movimento.
Questo è il primo testo che affronta in modo organico la storia del lesbismo politico in Italia, con l’obiettivo di contribuire a colmare i vuoti storiografici della storia politica delle donne e dei movimenti lgbtiq nel nostro paese. Raccontare la storia del movimento delle lesbiche significa infatti indagare la formazione di un soggetto politico che emerge, all’inizio degli anni Settanta, contemporaneamente nel contesto femminista e in quello omosessuale, per poi configurarsi in modo autonomo nel decennio successivo.
Questa storia è raccontata attraverso interviste a protagoniste dell’epoca: la scelta delle fonti orali non è solo una necessità ma anche l’assunzione del nesso che lega femminismo e storia orale nel riconoscere il personale come un importante obiettivo di indagine e nello sfidare la tradizionale oggettività delle scienze sociali.
Uno sguardo lgbtiq, insieme all’ottica di genere, può portare alla storiografia – come è stato già per altre discipline –nuovi percorsi e nuove analisi, allargando il campo d’indagine alla sessualità, ai ruoli di genere, alle rappresentazioni dei generi, alle generazioni, ai confini tra norma, ribellione e conflitto, alle questioni della normatività e del controllo sociale, tra intersezioni e interstizi.
Dalla quarta di copertina:
L’intercultura di genere è un campo ibrido e irrequieto dove spostamenti e transiti sono costitutivi. Incrocia riflessioni teoriche e indagini culturali interdisciplinari attingendo a studi culturali e postcoloniali, studi sull’affetto, studi sulle donne, studi sulla mascolinità e studi queer per moltiplicare l’analisi di differenze, marginalità e dissensi. Questa complessa intersezionalità permette di sciogliere rigidità epistemologiche e leggere altrimenti, indagando anche spazi non organizzati intorno al genere.
àltera si occupa di come cambia la cultura in un contesto globale e studia la costruzione tecnico-politica di genere e sessualità attraverso narrative, discorsi, forme, oggetti e strumenti farmaco pornografici che producono e riassegnano performativamente identità di genere e identità sessuali.
Sabato 27 Ottobre 2018
Ore 18.00
Casa Internazionale Delle Donne di Roma
Sala Lonzi
INGRESSO SOLO DONNE
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